mercoledì 25 maggio 2016

L’ULTIMO SONDAGGIO PRIMA DEL SILENZIO: ECCO COME ANDRANNO LE AMMINISTRATIVE…

A due settimane dal voto c’è una situazione di sostanziale parità. Un sondaggio – l’ultimo prima del silenzio pre-voto –  di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera parla di un centrosinistra al 27% contro un centrodestra di un punto percentuale sotto. Sala ha un vantaggio risicato che, in un eventuale ballottaggio, si riduce. Molto alta la percentuale di incerti e indecisi che sono al 41%.  Al primo turno oggi Sala prevarrebbe su Parisi 38,8% a 37,1% con un vantaggio (+1,6%) quasi identico a quello registrato in aprile (+1,7%). A seguire Corrado con il 17% e Rizzo con il 3,9%. Gli altri candidati, tutti insieme, raggiungono il 4,2%.
Astensione e indecisione sono in aumento (+3,2%), come spesso accade all’ approssimarsi della data delle elezioni, quando molti cittadini (soprattutto quelli più distanti dalla politica) iniziano ad informarsi ma si mostrano incerti su chi votare. Al ballottaggio, stando a questo sondaggio, al momento prevale Sala su Parisi i (51,2% a 48,8%), con un vantaggio (2,4%) che si è leggermente ridotto rispetto ad aprile, quando era pari a 3,2%.  Due terzi dei sostenitori di Corrado (65,7%) manifesta l’ intenzione di astenersi mentre i restanti elettori privilegerebbero Parisi (20,6%) a Sala (13,7%). Tra gli elettori di Rizzo gli astenuti al secondo turno sarebbero molti meno (32%) e la maggioranza voterebbe per Sala (60%) rispetto a Parisi (8%).

Per quanto riguarda invece i partiti il Pd si conferma in testa con il 23%, seguito dal M5s (19,3%), dalla Lega Nord (15,6%) e da Forza Italia (10,2%). A seguire, Sinistra per Milano (6%) e le due liste dei principali candidati appaiate al 5,9%. Milano in comune si attesta al 3,4%, Fratelli d’ Italia al 2,8% e Milano popolare all’ 1,8%. Ogni confronto con i precedenti sondaggi risulta difficile per la presenza delle liste civiche di appoggio ai candidati che nel corso della campagna assumono maggiore notorietà e fisionomia drenando o cedendo voti ai partiti principali. La partita milanese è ancora tutta aperta e a fare da ago della bilancia saranno proprio gli indecisi.
Demos per Repubblica – Ilvo Diamanti su Repubblica a scatta, attraverso il suo sondaggio, la fotografia di quello che sarà il voto amministrativo, voto che forse in questo caso più di sempre ha una valenza nazionale anche per l’importanza delle città in cui si vota. Roma. Milano, Napoli, Torino e Bologna. Diamanti premette che l’elettore è diventato molto mobile, disilluso è pronto a cambiare idea.  In due settimane le opinioni dell’elettorato possono mutare. Comunque al momento la situazione fotografata è questa: a Bologna, Torino, Napoli, in particolare, i sindaci in carica sono vicini a una riconferma. Infatti, sembrano tutti vicini alla conferma.
Anche se non è certo che riescano a imporsi al primo turno. E ciò costituisce comunque un rischio. A Roma Virginia Raggi, candidata del M5S, al primo turno, appare in testa. Oltre il 30%. Ma non è chiaro chi affronterà, nel ballottaggio, fra Giorgia Meloni e Roberto Giachetti, candidati della Destra, la prima, e del Pd, l’ altro. Entrambi sopra il 20%, ma non di molto. Mentre appare fuori gioco Alfio Marchini.. Nel ballottaggio, comunque, nessun candidato sembra  farcela nel confronto con Virginia Raggi. A Napoli Luigi de Magistris è accreditato, al primo turno, di un risultato molto elevato, oltre il 40%. Anche a Torino i dati del sondaggio di Demos-Repubblica, prevedono Piero Fassino. A MilanoBeppe Sala, il candidato del Pd e del Centrosinistra, appare favorito suStefano Parisi. Rispetto al quale risulta davanti nel primo turno. Mentre nel ballottaggio il suo vantaggio cresce e risulta più ampio di quanto è emerso in altri sondaggi.


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