giovedì 12 febbraio 2015

Cancro: Il più grande business della storia ha occultato le vere cure

Di Dioni aka Riccardo Lautizi - dionidream

Un’ affare da milioni e milioni di dollari che ovviamente porta a riempire sempre più, le casse della medicina-farmaceutica. Loro hanno bisogno di tanto business per continuare a guadagnare, tanto quanto il malato ha “bisogno di loro per continuare a sperare. Un vero e proprio baratto che però invece di scambiare la merce con la merce scambia le vite umane col denaro.
Pensate che ogni anno vi sono 50 milioni di pazienti in più affetti da ca cro…e questo, in soldi, sta a significare do milioni di dollari spesi ogni anno per le terapie e SOLO negli Stati Uniti!
Il tradimento della medicina in nome del profitto, il business assassino delle case farmaceutiche. E a noi non è data nessuna possibilità di scelta. Al contempo non è permesso, oppure viene fortemente ostacolato, ogni tipo di ricerca e sperimentazione sulle terapie alternative. La chemioterapia continua a mietere vittime, al pari dei grandi genocidi del ventesimo secolo. 

La chemioterapia è una pratica assassina che non guarisce dal cancro, ma uccide. Giungere a questa conclusione è inevitabile, se si analizzano i dati ufficiali forniti dalla ricerca e soprattutto se si pone attenzione alla storia e alla formazione del potere medico negli ultimi cento anni. 
Medicina, psichiatria, interessi farmaceutici e conflitti mondiali si intersecano e creano le condizioni fondamentali per la creazione del sapere chemioterapico, di fronte al quale il cittadino comune non riesce e non può opporsi. La libertà di scelta terapeutica non è in alcun modo contemplata dal sistema: se praticata potrebbe incrinarlo nelle sue basi fondamentali e metterne per sempre in crisi le fondamenta economiche.
Da qui le note persecuzioni nei confronti di chi ha fatto della ricerca di cure alternative al cancro una ragione di vita. Un esempio per tutti il dottor Hamer, colpevole – oltre che di essersi fatto uccidere un figlio da mani regali – della scoperta della causa traumatica del tumore, del conflitto psichico che ne è alla base, capace di mettere in crisi la teoria della degenerazione cellulare.  
Ma da cosa prende le mosse questo sistema contro cui non sembra possibile combattere? 
Qual è la verità storica che si cela dietro una pratica solida e incontestabile che crediamo guarisca, mentre invece uccide? 
La chemioterapia
Quali frutti ha generato una medicina amministrata e controllata dall’industria farmaceutica?
«Come è nata questa strana pratica di somministrare terribili sostanze ai pazienti per guarirli? – continua Alberto Mondini –. Vogliamo sapere se la chemio è una terapia valida o no? È molto facile saperlo; basta fare quello che si fa con qualsiasi altra cosa di qualsiasi genere per sapere se è funziona o no: si osservano i risultati. […] Poiché effettive guarigioni non ne ottengono mai, definiscono guarito colui che sopravvive almeno cinque anni dal giorno della diagnosi, anche se muore cinque anni e un giorno dopo, anche se alla fine del quinto anno ha un cancro grande come una zucca che gli sta straziando il corpo. Premesso ciò: ogni 100 persone che si ammalano di cancro, 61 muoiono entro 5 anni dalla diagnosi. Le statistiche di sopravvivenza a 10 anni sono più difficili da trovare. Sembra comunque che siano attorno al 10-15%. […] A fronte di un’efficacia nulla della chemioterapia, ben testimoniata dai risultati, vi è una terribile tossicità delle sostanze usate, tanto è vero che le autorità sanitarie hanno dovuto prenderedrastici provvedimenti per salvaguardare la salute dei lavoratori addetti alla produzione e allasomministrazione di questi cosiddetti farmaci (medici, infermieri e farmacisti). 
Ecco questo davvero interessante documentario professionale di Massimo Mazzucco che cercherà di far luce sulla questione. Buona visione.
http://youtu.be/cFq1q8DgqUk
Fonte: dionidream.com


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