giovedì 29 gennaio 2015

Ora la Germania pretende dalla Grecia il rispetto degli accordi precedenti

LA GERMANIA PRETENDE CHE LA GRECIA RISPETTI GLI ACCORDI PRECEDENTI. E PREPARA LA FINE SGANGHERATA DELL'EURO (DISASTRO)

LA GERMANIA PRETENDE CHE LA GRECIA RISPETTI GLI ACCORDI PRECEDENTI. E PREPARA LA FINE SGANGHERATA DELL'EURO (DISASTRO)

BERLINO - Il nuovo premier greco Alexis Tsipras cerca una prova di forza con l'Europa, scatenando cosi' un terremoto sulla borsa di Atene. Un importante economista tedesco, il presidente dell'Istituto di ricerca economica "Diw", Marcel Fratzscher, mette in guardia: in questo modo il paese potrebbe catapultarsi da solo fuori dall'euro. Secondo Fratzscher, con il nuovo governo greco guidato dal premier Alexis Tsipras, il pericolo di un'uscita della Grecia dall'euro e' aumentato esponenzialmente.

"Oggi il piu' grande pericolo per la Grecia e' che il nuovo governo faccia uscire involontariamente il paese dall'unione monetaria", ha dichiarato l'economista al quotidiano "Handelsblatt".

Le minacce del governo di Atene, che pretende dai creditori internazionali una riduzione nominale del proprio debito sono "un gioco pericoloso". L'unica cosa che Tsipras otterra' in questo modo e' spaventare la sua popolazione e la sua economia e spingere cosi' le persone a trasferire i risparmi e gli investimenti all'estero. "Se la fuga di capitali che e' gia' iniziata andra' avanti per molto, in Grecia crescera' sempre piu' il pericolo di una nuova crisi economica e bancaria che alla fine costringera' gli ellenici ad uscire dall'euro", ha messo in guardia il numero uno di "Diw".



Ma dietro all'analisi c'e' anche il timore che il nuovo governo non si scosti dalla sua irremovibile posizione sull'austerita' e sul taglio del debito, cioè cancellarli entrambi. Al momento dell'assunzione del mandato, Tsipras ha ribadito con forza le sue promesse elettorali: ieri il neo-premier ha parlato per la prima volta al suo esecutivo.

E per far fronte all'enorme montagna di debiti, il governo di Tsipras vuole di fatto ignorarla, mettendo fine alla politica di austerita' dolorosissima per la popolazione.In concreto, cio' si tradurra' in una nuova ondata di spesa pubblica a debito: i dipendenti statali licenziati dovranno essere riassunti, il salario minimo dovra' essere innalzato e la tredicesima, abolita con il pacchetto di austerita', reintrodotta.

Il programma di privatizzazioni verra' quindi fermato prima ancora di entrare in funzione a tutti gli effetti. In questo modo il governo manda in fumo le riforme promesse in cambio degli aiuti finanziari. Ciononostante Atene sostiene che non cerca "alcuna rottura" con i creditori internazionali, ma non intende nemmeno tollerare "alcuna sottomissione".

Queste, in sostanza, le posizioni della Germania che conducono a una sola drammatica conclusione: lo scontro e l'uscita sgangherata della Grecia dall'euro, perchè è evidente che sia inconciliabile in modo radicale con le posizioni del nuovo governo greco.

Se così sarà, la Germania e non la Grecia si dovrà assumere la responsabilità politica e storica dei danni economici devastanti che subiranno tutti i cittadini che oggi stanno usando l'euro. La fine dell'euro - che è evidente nei fatti - se sarà così produrrà un cataclisma finanziario mai visto prima al mondo.

La fine dell'euro ora deve essere programmata e resa una risorsa per l'Europa, non la sua definitiva condanna.


Fonte: Il Nord


loading...

Archivio blog

loading...