giovedì 22 gennaio 2015

MAI VISTA LA LUNA COSÌ VICINA ALLA TERRA: COSA ACCADREBBE SE SI TROVASSE A SOLI 400 KM?

Il nostro pianeta sarebbe spacciato se non ci fosse la Luna. Lo stesso, o forse peggio, accadrebbe se si avvicinasse pericolosamente. In un video che già spopola su YouTube si vede il nostro satellite alla stessa distanza della Stazione Spaziale Internazionale. Effetti drammatici ci sarebbero sulle maree, sui terremoti e sulla vita di tutti gli esseri viventi.




[media.inaf.it] E se la Luna si trovasse a 420 chilometri di distanza dalla Terra? Come sembrerebbe? E cosa succederebbe al nostro pianeta?
E’ una circostanza quasi impossibile, anche perché il nostro satellite naturale tende ad allontanarsi e non ad avvicinarsi, ma c’è chi, sul web, ha provato a immaginare come sarebbe la Luna alla stessa distanza, più o meno, della Stazione Spaziale Internazionale.
Ad oggi la distanza fra la Terra e il suo satellite è di 384.400 chilometri, cifra che potrebbe aumentare nel corso di migliaia di anni, come dice Luis Barbier, astrofisico del Goddard Space Flight Center della NASA, ma solo fino a quando l’orbita della Luna raggiungerà un’ampiezza maggiore del 50 per cento di quella attuale.
Qualche tempo fa, l’INAF ha anche provato a immaginare cosa ne sarebbe di noi se vivessimo senza Luna, quali sarebbero gli effetti sulle maree, sull’asse e sulla rotazione terrestre. Ne è venuta fuori un’analisi quasi catastrofica.
E se accadesse il contrario? Se la Luna si avvicinasse più del dovuto? A quella distanza (poi più di 400 km) sorgerebbe da ovest e tramonterebbe a est (cosa che non accade nella realtà).
La Luna orbita intorno alla Terra in senso antiorario se vista dal polo nord verso il basso in maniera sincrona alla Terra e normalmente in maniera molto più lenta. A quella distanza, invece, la sua velocità aumenterebbe notevolmente (un giro completo in 90 o 130 minuti).

http://youtu.be/oBDZtt0vWD8



La Luna e la Terra sono sempre alla stessa distanza grazie a due forze opposte: gravitazionale/centripeda (che la attrae) e centrifuga (che la allontana a causa del suo moto di rotazione).
I due corpi celesti si stirano lungo la linea che li unisce, ma se il satellite supera la distanza di sicurezza misurata rispetto al centro del nostro pianeta le forze di marea lo allungano così intensamente da superare la sua gravità che lo tiene insieme fino a farlo letteralmente a pezzi.
Questa deadline si chiama limite di Roche, e dipende dal raggio del corpo celeste più grande (la Terra) e dal rapporto tra la sua densità e quella del satellite (la Luna).
Se la distanza diminuisse così drasticamente la forza gravitazionale aumenterebbe a dismisura, rischiando, prima o poi, di schiacciarci. Questo solo se non aumentasse anche la rotazione e in quel caso si manterrebbe un equilibrio.
Di sicuro avremmo un mese più corto (non di più di circa 30 giorni). Le maree subirebbero delle conseguenze importanti e le acque verrebbero sicuramente ridistribuite, provocando maremoti e tsunami. Drammatiche conseguenze anche sulle terre emerse e sulla crosta terrestre, con conseguenti terremoti. Per non parlare di impensabili ripercussioni sul clima e sulla vita di essere umani, animali e piante.
Come detto sono eventualità abbastanza improbabili per diversi motivi. Prima di tutto la Luna si allontana di 3,5 cm l’anno e poi se si avvicinasse, in base al principio della linea di Roche, la nostra Luna sarebbe distrutta alla distanza di 18.261 km. In quel caso verrebbe a crearsi una cintura di detriti attorno alla Terra come quella di Saturno.



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