giovedì 31 luglio 2014

Giornalista sotto scorta minacciato dalla mafia: massima solidarietà!

L'immagine su Facebook la trovi QUI: condividila!

NON è AMMISSIBILE E TOLLERABILE CHE UN GIORNALISTA DEBBA VIVERE SOTTO SCORTA PER AVER FATTO IL SUO LAVORO; PER AVER "OSATO" PARLARE DELL'INCHINO AL BOSS MAFIOSO, UN'IMMAGINE CHE HA FATTO IL GIRO DEL MONDO, DIPINGENDO IL NOSTRO PAESE IN MODO INDEGNO!

MASSIMA SOLIDARIETA' A MICHELE ALBANESE: AUSPICHIAMO CHE DA PARTE DELLE FORZE DELL'ORDINE CI SIA IL MASSIMO IMPEGNO PER ASSICURARE ALLA GIUSTIZIA I MINACCIATORI E TUTTI I MAFIOSI: 

FATE GIRARE!!! OPPONIAMOCI A QUESTI SISTEMI MAFIOSI, ROMPIAMO IL MURO DI OMERTA' !!!  

Staff nocensura.com

Sotto scorta il giornalista che ha svelato l’inchino di Oppido Mamertina
Di Tiziana Scelli - ladiscussione.com

Chi svolge l'attività giornalistica in territorio ad alta densità criminale sa bene di poter finire, a causa de suo lavoro, vittima delle attenzioni della criminalità organizzata. È quello che è accaduto al collega Michele Albanese del Quotidiano del Sud, il giornalista che ha svelato all'Italia e, perché no, al mondo il gesto sacrilego dell'inchino della Statua della Madonna delle Grazie ad un boss locale agli arresti tra le mura domestiche per problemi di salute. Gli inquirenti hanno, infatti. intercettato un piano della 'ndrangheta per uccidere il giornalista Michele Albanese. Lo rivela il sito di Ossigeno, l'Osservatorio sulle minacce e intimidazioni ai giornalisti. Michele Albanese, cronista del Quotidiano del Sud, ha, da diversi giorni, una scorta delle forze dell'ordine. Deve muoversi su un'auto blindata e con due uomini di scorta. Lo ha deciso il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Reggio Calabria, in una riunione convocata d'urgenza. Sembra che gli inquirenti abbiano intercettato una conversazione fra persone legate alla 'ndrangheta che progettavano di ucciderlo. Gli investigatori mantengono il più assoluto riserbo sulle indagini in corso. Michele Albanese è il giornalista che per primo ha dato notizia sui giornali dell'inchino della “vara” della Madonna delle Grazie di Oppido Mamertina davanti alla casa di un boss della 'ndrangheta che sconta l'ergastolo agli arresti domiciliari. Negli anni scorsi è stato vittima di gravi minacce della criminalità organizzata, portate davanti alla Commissione Parlamentare Antimafia. Fra l'altro ha subito una intrusione nella sua abitazione. Dopo lo scandalo che si è abbattuto su processioni e riti religiosi in Calabria, a Paola, si è riunita la Conferenza episcopale Calabra in seduta straordinaria, convocata dal presidente mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo metropolita di Cosenza, proprio «per dibattere alcuni temi pastorali di particolare urgenza» alla luce di quanto accaduto in alcune processioni. In maniera unanime i religiosi calabresi hanno definito la 'ndrangheta «un'organizzazione criminale che come altre vuole realizzare i propri illeciti affari, con mezzi illeciti, ma, attraverso un uso distorto e strumentale di riti religiosi, è una vera e propria forma di religiosità capovolta, di sacralità atea». «Si tratta - concludono - di una disonorante piaga della società, che deturpa da troppo tempo la vita dei calabresi». 

Fonte: ladiscussione.com

Tratto da: http://www.nocensura.com/2014/07/giornalista-sotto-scorta-minacciato.html

Incredibile: spot russo accusa gli Usa di volere la 3° Guerra Mondiale...




ECCO PERCHE' CRESCE IL DEBITO PUBBLICO



Una TV locale spiega la vera origine del debito pubblico: il signoraggio bancario! FATE GIRARE!


L'elettroshock è incredibilmente ancora praticatissimo in Italia!

A cura di Staff nocensura.com



In Italia l'elettroshock (Terapia elettroconvulsivante) è ancora praticato in ben 91 strutture come terapia primaria! Ne parla questo articolo de Il Fatto Quotidiano del 12 Febbraio 2013.

"Come terapia primaria" significa che alcuni pazienti affetti da depressione vengono sottoposti a elettroshock senza provare terapie con psicofarmaci!

Quando la notizia emerse, tra i numerosi indignati, c'era l'attuale sindaco di Roma (e noto medico) Ignazio Marino, che all'epoca era senatore, e fu lui a presentare la relazione finale della commissione d'inchiesta sul servizio Sanitario Nazionale, commentando con queste parole:

"E' un dato che ha sconvolto anche me - commenta Marino - al di là dei giudizi di merito, l'elettroshock dovrebbe essere praticato come ultima terapia disponibile, invece nei centri che abbiamo esaminato spesso viene praticata ancora prima dei più comuni farmaci antidepressivi".

"Devono essere introdotte, in modo cogente - si legge nella relazione - alcune prescrizioni: serve una regolamentazione più rigorosa delle indicazioni d'uso, ove scientificamente e clinicamente accertata l'inefficacia della terapia psicofarmacologica; deve essere usata solo in sala operatoria, in presidi dove è situata una divisione di anestesia; si deve prevedere l'obbligo di definire il numero massimo di esposizione ai cicli nel percorso di cura di una persona". (fonte: lapresse.it)

IGNAZIO MARINO INVOCO' UNA URGENTE E RIGOROSA REGOLAMENTAZIONE, MA A DISTANZA DI 18 MESI, TUTTO QUESTO è RIMASTO LETTERA MORTA: 

SOLO LA REGIONE SICILIA (che secondo i risultati dell'inchiesta sopra citata era la regione che usava maggiormente l'elettroshock, con ben 14 strutture che lo praticavanoHA MESSO AL BANDO QUESTA PSEUDO-CURA.

L'elettroshock è una VERA E PROPRIA TORTURA, come dimostra questo shoccante video pubblicato da Libero dove si vedere un ragazzo autistico gridare a squaciagola, mentre viene sottoposto alle scosse elettriche. E se avete dubbi in merito, sappiate che anche gli ex internati nei manicomi, "liberati" con la Legge Basaglia, che hanno provato la pseudo-terapia sulla propria pelle, per descriverla hanno utilizzato la parola TORTURA.

mercoledì 30 luglio 2014

Soros ammette alla CNN: "ho finanziato io il golpe in Ucraina"

GEORGE SOROS ALLA CNN: ''E' VERO, HO FINANZIATO IO IL COLPO DI STATO IN UCRAINA PER INSEDIARE UNA GIUNTA AMICA DEGLI USA''

NEW YORK - Lo scorso fine settimana il miliardario americano George Soros ha rivelato a Fareed Zakaria della CNN di essere responsabile della creazione di una fondazione in Ucraina che ha contribuito al colpo di Stato contro il presidente Viktor Ianukovitch e all’insediamento di una giunta sostenuta dagli Stati Uniti.

“Ho creato una fondazione in Ucraina prima che il paese diventasse indipendente dalla Russia. Questa fondazione ha continuato a operare e ha avuto un ruolo importante negli eventi recenti – ha spiegato Soros.

E’ noto, malgrado non se ne parli, che George Soros ha lavorato in stretta collaborazione con l’USAID, la National Endowment for Democracy (Fondazione nazionale per la democrazia, che fa il lavoro che una volta veniva fatto dalla CIA), l’International Republican Institute, il National Democratic Institute for International Affairs e la Freedom House allo scopo di far scoppiare una serie di rivoluzioni nell’Europa dell’est e nell’Asia centrale, dopo il crollo programmato dell’Unione ovietica.

CURA IL CANCRO AL FEGATO CON L’OLIO DI CANNABIS

Cura il cancro al fegato con l'olio di Cannabis Mike Culter, inglese di 63 anni residente ad Hastings, nell’East Sussex, dichiara di aver sconfitto il cancro utilizzando olio di cannabis.
Nel 2009 gli era stato diagnosticato un tumore al fegato, per cui era stato necessario, nel novembre dello stesso anno, un trapianto. Sembrava che tutto si fosse risolto, madopo poco più di 3 anni, il tumore si è ripresentato sullo stesso organo.
In seguito alla nuova diagnosi, Mike non si scoraggia e decide di intraprendere una ricerca su internet nel disperato tentativo di trovare una soluzione definitiva al suo problema. Su youtube si imbatte in un video che descrive l’olio di cannabis come possibile cura per il cancro (il video in questione lo trovate su questo link). Decide cosi di provare e di acquistare tutto il necessario per auto-produrre in loco l’olio di cannabis.

Mike Culter in una sua intervista dichiara:

Boing 777, la Russia presenta le immagini satellitari (video) ed un pilota ucraino ammette




Oltre questo video, c’è il pilota ucraino che ammette: “Ho abbattuto io il Boing 777“.
Lo riferisce in un’intervista a un giornale tedesco. Notizia sarebbe clamorosa: riportata solo dai media russi. Perché l’avrebbe fatto?
Lo riferisce in un'intervista a un giornale tedesco. Notizia sarebbe clamorosa: riportata solo dai media russi. Perché l'avrebbe fatto?
Il pilota ucraino di un Soukhoi Su-25 avrebbe rivendicato la responsabilità della distruzione dell’aereo di linea della Malaysia Airlines abbattuto nella parte orientale dell’Ucraina, in un incidente che ha provocato la morte di 298 persone il 17 luglio scorso.
In un’intervista rilasciata al Wahrheit fuer Deutschland, una testata tedesca, il pilota racconta di aver sparato sul Boeing 777 con un cannone a due canne di 30 mm e che la sua arma era presente anche sulle immagine statellitari del ministero russo della Difesa.Il nome della fonte non è stato divulgato. Un Soukhoï Su-25 è stato effettivamente osservato vicino all’aereo malese dai mezzi di controllo russi.
Ma perché lo avrebbe fatto? Dal resoconto fatto ai media, l’aereo di linea sembra che fosse in volo in un’area dove erano presenti alcuni aerei dell’esercito ucraino ed era diretto verso la zona del paese controllata dai filo russi e non viceversa.
Intanto gli ambasciatori dei 28 paesi dell’Unione europea sono riuniti stamani a Bruxelles per mettere a punto un nuovo pacchetto di sanzioni economiche contro la Russia, mirato a convincere il presidente Vladimir Putin a interrompere il suo sostegno ai separatisti filorussi ucraini.

La Liberia chiude le frontiere per impedire la diffusione dell'ebola

Dopo il caso di Kent Brantly,  medico americano di 33 anni  contagiato dal virus Ebola mentre aiutava i pazienti infettati dal virus in Liberia, un secondo medico statunitense della stessa organizzazione umanitaria in Liberia, Nancy Writebol, è stata contagiata. La cosa più inquietante, scrive il blog americano ZeroHedge, è che i due medici hanno contratto la malattia nonostante abbiano apparentemente adottato tutte le precauzioni necessarie per evitare l'infezione, come confermato dalle foto che seguono che ritraggono il Dott. Brantly.




 
Per combattere la diffusione della grave epidemia di ebola in Africa occidentale, il presidente della Liberia, Ellen Johnson Sirleaf, ha disposto la chiusura delle frontiere, la messa in quarantena dei villaggi più colpiti dall’epidemia di ebola e il rafforzamento del sistema di monitoraggio sanitario. L’Organizzazione mondiale della sanità (WHO) ha conteggiato in Guinea, Sierra Leone e Liberia 660 morti e 1093 persone che hanno contratto il virus. Solo in Liberia sono stati registrati 129 decessi. Sono sette su quindici le regioni liberiane toccate dall’epidemia.
 
La scorsa settimana Patrick Sawyer, un funzionario liberiano, è morto di ebola all’ospedale di Lagos, in Nigeria. Si tratta del primo decesso per Ebola al di fuori dell'area tra Guinea, Sierra Leone e Liberia dove si stanno sviluppando i focolai di questi mesi.  La principale compagnia aerea nigeriana, Arik, ha sospeso i voli per Liberia e Sierra Leone.


Fonte: lantidiplomatico.it
 

Israele lascia al buio Gaza: bombardata l'unica centrale elettrica


L'esercito israeliano ha bombardato il serbatoio di carburante dell'unica centrale elettrica di Gaza, lasciando in questo modo "al buio" il popolo palestinese, che da diversi giorni aveva a disposizione l'energia elettrica per non più di 3-4 ore al giorno, a causa della scarsità di carburante.

 Lasciare senza energia elettrica la popolazione significa rendere ancora più dure le già difficili condizioni di vita di un popolo sfiancato da tre settimane di bombardamenti, che hanno provocato già più di 1.200 morti e 7.000 feriti, molti dei quali resteranno invalidi o mutilati per tutta la vita.

Lasciare Gaza senza elettricità non serve certo a certo Hamas, che ovviamente ha a disposizione generatori di emergenza e scorte strategiche di carburante; questo atto colpisce la già stremata popolazione, e sopratutto limita le comunicazioni mediante internet, con il quale i palestinesi sono riusciti fino ad ora a documentare il massacro, limitando le mistificazioni mediatiche.

Staff nocensura.com

Ecco i video del bombardamento alla centrale:








Fonte: http://www.nocensura.com/2014/07/israele-lascia-al-buio-gaza-bombardata.html

martedì 29 luglio 2014

Olio fritto: una bomba super-inquinante. Ecco come smaltirlo


OLIO VEGETALE ALIMENTARE: un potenziale inquinante incredibile, eppure le istituzioni NON FANNO NIENTE per favorirne il corretto smaltimento, e finisce regolarmente nel lavabo. Molte persone ignorano persino la sua pericolosità per l'ambiente!

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L’olio fritto è una delle fonti di inquinamento più pericolose per il pianeta. Sono, purtroppo, ancora moltissimi coloro che senza pensarci troppo, dopo aver fritto e cucinato, gettano nel lavandino o nello scarico del water l’olio utilizzato, tuttavia non si pensa abbastanza quanto la facile superficialità di questo gesto arrechi danno ai mari, oggi nel costante pericolo di un ecosistema dagli equilibri precari.

L’olio alimentare proviene dalla frittura di oli di semi vegetali: l’alta temperatura a cui viene sottoposto a causa del suo impiego nelle cucine, provoca una modifica alla sua struttura polimerica di oltre al conseguente sprigionarsi di sostanze inquinanti per la carbonizzazione dei residui alimentari. Agente inquinante per i mari, che nonostante la presenza di depuratori vengono raggiunti attraverso le reti fognarie, l’olio fritto se disperso nel sottosuolo crea una sottile pellicola attorno alle formazioni terrose creando un’innaturale separazione tra piante, terra ed elementi nutritivi. Depositi di olio sul terriccio impediscono l’ossigenazione delle piante e dunque un corretto e vitalesviluppo della flora.

lunedì 28 luglio 2014

Agricoltura in crisi: le soluzioni per rilanciare il settore ci sarebbero....

I nostri produttori agricoli non trovano pace: ma le soluzioni ci sarebbero, se ci fosse la volontà politica di risolvere i problemi!

A cura di Alessandro Raffa per nocensura.com

I nostri agricoltori non hanno pace, e ogni giorno nuove aziende si aggiungono all'elenco delle aziende chiuse... MA LE SOLUZIONI CI SAREBBERO, SE CI FOSSE LA VOLONTA' DI RISOLVERE LA SITUAZIONE.

Gli agricoltori italiani:
  • Devono fare i conti con una pressione fiscale insostenibile; come del resto tutti, in Italia.
  • Se rimangono indietro con i pagamenti, dis-Equitalia gli pignora i mezzi che usano per lavorare! Anziché sostenerli, li affossano definitivamente... privandoli dei mezzi necessari per lavorare, sono sicuri che andranno gambe all'aria e chiuderanno l'azienda definitivamente...
  • L'Europa ha sdoganato le produzioni agricole nordafricane; i nostri agrumi (ma non solo quelli) restano sugli alberi, mentre la grande distribuzione commercia prodotti importati... e pensare che gli agrumi siciliani e calabresi sono i migliori del mondo... ora anche i produttori italiani di riso stanno per chiudere...
  • Non li aiuta il meteo; nell'estate del 2012 la siccità dimezzò i raccolti; quest'anno invece il problema è la mancanza di sole, eccessive precipitazioni, bombe d'acqua e grandinate distruttive, alluvioni....
IL SETTORE AGRICOLO IN ITALIA è IMPORTANTISSIMO: più di quanto credano la maggioranza degli italiani...

Pensate che nel 2010 le aziende agricole attive in Italia erano 1.620.844; non sono riuscito a trovare un dato più recente, ma sicuramente sono diminuite in questi anni; il trend è negativo da tempo: basti pensare che dal 2000 al 2010 c'è stato un calo del 32.4%, una vera e propria "ecatombe" di aziende agricole...

I dati sopra citati sono dell'ISTAT, li ho estratti da questo articolo de "Il Sole 24 ore", che evidenzia come siano diminuite le aziende agricole, "ma aumenta la dimensione", scrive l'articolista: come se ciò fosse un dato positivo...

In realtà, temo che non lo sia... in primis, perché mentre le "piccole aziende agricole" sono condotte a livello familiare, quelle "grandi" nella maggioranza dei casi sono INDUSTRIALI, di proprietà dei grandi gruppi... inoltre le piccole aziende agricole sono quelle più attente alla QUALITA' dei prodotti; purtroppo anche il settore agricolo sta diventando una vera e propria "industria"...

IL PROBLEMA PIU' GROSSO del settore agricolo è che ormai il 90% degli italiani acquistano prodotti ortofrutticoli nei SUPERMERCATI, con tutto quello che questo comporta. La grande distribuzione si è impadronita del mercato; importano buona parte dei prodotti, e quando comprano dai nostri produttori, impongono prezzi bassissimi.

Se ci sono prodotti (per esempio le banane) che devono necessariamente essere importati, la grande distribuzione acquista dall'estero anche quello che potremmo produrre in Italia; a loro conviene, in quanto pagano le merci meno di quanto le pagherebbero da noi. Questo NON dipende dai nostri produttori, che devono fare fronte ad un'op-pressione fiscale fortissima, un costo del lavoro eccessivo ed il prezzo del gasolio tra i più alti in Europa. I nostri produttori pur dovendo praticare prezzi più alti dei loro colleghi esteri, guadagnano meno di loro! Il fatto che la grande distribuzione importi dall'estero a un prezzo più basso NON è un vantaggio per i consumatori italiani; non viene praticato un prezzo più basso, gli unici a beneficiarne sono i grandi gruppi dei supermercati, che hanno un margine di guadagno più elevato.

Quando acquista in Italia, la grande distribuzione impone ai nostri agricoltori prezzi bassissimi: "se ti va bene ti paghiamo X al chilo, e compriamo tutto il tuo raccolto: altrimenti niente". E il "bello" è che i prezzi dal produttore al consumatore sono venti, certe volte anche trenta volte più alti! Le arance che la grande distribuzione pagano 5 centesimi al kg, vengono vendute a 1,50 - 2,00 euro al Kg! (secondo prontospesa.it in Italia 1kg di arance costa 1,79€/kg)

Quando è emerso lo "scandalo" di Rosarno, dove migliaia di clandestini venivano - anzi: VENGONO... non pensate che sia cambiato qualcosa - sfruttati nei campi con orari di lavoro estenuanti ed un salario bassissimo, alcuni agricoltori si sono difesi dalle accuse di sfruttamento sostenendo che se vogliono vendere la merce, ed evitare che rimanga invenduta, devono accettare di vendere a prezzi bassissimi: che non potrebbero mai praticare se dovessero sostenere i costi di manovalanza  regolarmente assicurata. E in un contesto così, nessuno può assicurare i braccianti agricoli, perché dovrebbe esigere un prezzo più alto di quello praticato da chi sfrutta la manodopera clandestina. E se probabilmente c'è la longa manus delle cosche, ci sono anche molti imprenditori agricoli che non se la passano affatto bene; nonostante sfruttino i lavoratori, non realizzano guadagni cospicui, non sfruttano per arricchirsi, ma per sopravvivere. La situazione, realisticamente parlando, è questa. E LA GRANDE DISTRIBUZIONE HA FORTI RESPONSABILITA' in tutto questo... forse è per questo che il governo NON INTERVIENE... per non intaccare gli interessi dei grandi gruppi, di proprietà di banche e multinazionali.

IL GOVERNO DOVREBBE INTERVENIRE A TUTELA DEL SETTORE AGRICOLO, sia per difendere le nostre aziende dalle importazioni, sia per regolamentare il commercio. Non è ammissibile che i grandi gruppi costringano i produttori agricoli a vendere la merce a 5 centesimi al kg per poi rivenderla a 30-40 volte tanto.

LA COSA MIGLIORE, PROBABILMENTE, SAREBBE ESCLUDERE LA "GRANDE DISTRIBUZIONE" DAL COMMERCIO DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI. Torniamo ai classici "fruttivendoli", gestiti con regole chiare. Inoltre potremmo agevolare la creazione di "mercati" (non necessariamente all'aperto) accorciando la filiera tra venditori e consumatori.

Laddove possibile, devono essere venduti prodotti coltivati sul territorio, in modo da ridurre le spese di trasporto, con un riflesso positivo anche per l'ambiente, visto che si eviterebbero i viaggi di decine di migliaia di camion.

SEGUIRE IL "MODELLO MARINALEDA" DEL SINDACO GORDILLO

In questo periodo di crisi, l'agricoltura potrebbe dare lavoro a MIGLIAIA E MIGLIAIA DI GIOVANI, sopratutto nelle regioni dove ci sono grandi spazi verdi incolti. Anziché PERDERE gli attuali posti di lavoro, sarebbe possibile CREARNE DI NUOVI.

Per maggiori informazioni sulle cooperative agricole che hanno risolto i problemi di disoccupazione della zona di Marinaleda (città situata in una delle regioni più depresse della Spagna...) rimandiamo ai seguenti articoli:

http://www.nocensura.com/2012/11/marinaleda-grazie-al-sindaco-gordillo.html

http://www.nocensura.com/2012/10/disoccupazione-ecco-come-gordillo-ha.html
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Con le giuste regole, i produttori agricoli potrebbero ricavare un margine di guadagno migliore, e non avrebbero la necessità, per sopravvivere, di sfruttare manovalanza clandestina a nero, un fenomeno che a quel punto dovrebbe essere estirpato con la tolleranza zero. Aumentare il margine di guadagno dei produttori NON si tradurrebbe in aumenti dei prezzi al dettaglio; ma al contrario, questi diminuirebbero, INCENTIVANDO IL CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA, con riflessi molto positivi sulla salute pubblica. ("7 porzioni al giorno di frutta e verdura allungano la vita")

E' di pochi giorni fa la notizia, resa nota da Coldiretti, che il consumo di prodotti ortofrutticoli è drasticamente calato a causa della crisi (e dei prezzi alti) Diminuisce il consumo di frutta e verdura del 30%


A cura di Alessandro Raffa per nocensura.com

Fonte: http://www.nocensura.com/2014/07/i-nostri-produttori-agricoli-non.html

sabato 26 luglio 2014

Resoconto di viaggio in Palestina dal 26/06 al 06/07 2014

Arrivo a Gerusalemme alle 23.00 dopo una giornata passata tra aeroporti e voli e trovo una città deserta. Negozi chiusi e solo un ristorante tra la Porta di Giaffa e la Porta Nuova è aperto. Gerusalemme Est è già off limits. Pattuglie di soldati e della sicurezza israeliana si muovono per le strade. Ho davanti una decina di giorni da passare in Palestina. Da Nablus mi dicono che la situazione è molto difficile, gli spostamenti da Gerusalemme sono lunghi e difficili. Il giorno dopo il mio arrivo parto per Erez per entrare nella prigione più grande al mondo: la Striscia di Gaza. Dal 12 giugno, giorno della sparizione dei tre coloni, si sono intensificati i bombardamenti sulla Striscia di Gaza mentre la Cisgiordania è sotto rastrellamento. L’accesso alla prigione di Gaza è come al solito sotto l’attento controllo israeliano. Sembra una giornata tranquilla, calda e umida, ma tranquilla. Arrivo alla solita sistemazione messa a disposizione da uno dei nostri partner a Gaza, l’associazione Medical Relief. Nelle prime ore del pomeriggio del mio primo giorno a Gaza, sento un forte boato: hanno assassinato due resistenti, Osama e Mohammed, mentre erano in macchina e attraversavano il campo profughi di Shati. Un drone, con grande precisione, ha colpito la macchina senza lasciare scampo ai due ragazzi. Vado sul posto e trovo tanti palestinesi attorno a quello che è rimasto della macchina; i corpi martoriati sono già stati portati all’obitorio dello Shifa Hospital. Con un passaggio di fortuna, mi sposto allo Shifa dove incontro i padri e fratelli dei due ragazzi assassinati; è qui che grazie all’aiuto di un amico palestinese che fa da traduttore, parlo con i parenti di Osama e Mohammed. Sono stanca di pubblicare e far girare foto di martiri, corpi di bambini e donne straziati, chiedo che si faccia conoscere il volto dei ragazzi in un momento di vita, anche se sono consapevole che quei corpi martoriati dentro la cella sono l’immagine della loro quotidianità.
Questa è una foto che li ritrae tutt’e due vivi:
Mentre a Gaza si colpiscono i resistenti, in Cisgiordania continuano i rastrellamenti con il pretesto di cercare i tre coloni spariti. L’esercito israeliano, con l’aiuto della sicurezza palestinese, predispone le perquisizioni nelle case; durante le operazioni vengono distrutti beni personali, rubati materiali e documenti e i palestinesi vengono prelevati dalle loro case senza motivo (detenzione amministrativa). Sono oramai più di 500 i palestinesi arrestati in queste settimane e tre di loro assassinati dopo essere stati sequestrati.

16 Sintomi della Tua Schiavitù in Matrix

Il mondo di oggi è uno strano posto. Fin dai primi anni di vita siamo sommersi di input che ci incoraggiano a percorrere iter preconfezionati. Lungo il percorso ci mettono i paraocchi per ostacolare la nostra ricerca di alternative alle azioni e al pensiero della mandria.


Eppure se ci fermiamo un attimo a riflettere riusciamo a cogliere la complessità della vita. Riusciamo a realizzare che l'esperienza umana possa estrinsecarsi in un numero virtualmente infinito di possibilità e che forse il mondo oggi è in fiamme perché sempre più raramente gli individui si sono fermati a chiedersi come mai le cose non fossero fatte in una maniera più intelligente, etica e sensibile.

Questo articolo non vuole essere una critica di scelte di vita o situazioni personali di chicchessia. La seguente lista di 16 sintomi di schiavitù è stata pensata solo come approccio osservativo per aiutare a identificare il disegno con cui altri hanno pianificato la nostra esistenza.

Continuate a leggere, e vi prego di commentare qui sotto aggiungendo tutto quanto vi sembra opportuno.

1. Paghiamo le tasse a persone che vorremmo vedere in galera. Questo è forse il più netto indicatore che siamo schiavi di un Sistema. L'idea tradizionale di schiavitù evoca immagini di gente in manette costretta a lavorare nelle piantagioni per sostenere ricchi latifondisti in abiti coloniali. La versione attuale di tale sottomissione è incarnata dalla tassazione iniqua con cui i nostri redditi sono automaticamente defalcati a prescindere dal fatto che approviamo o meno come quel denaro venga riutilizzato.

2. L'assistenza sanitaria moderna è purtroppo diventata un business per cui raramente siamo istruiti su una corretta alimentazione e un regime di vita che giovi alla nostra salute mentale e fisica; siamo invece invitati a consumare regolarmente farmaci e a sottoporci a costose procedure che comportano grossi introiti per l'industria sanitaria e farmaceutica.

3. Ci fanno scegliere la squadra democratica o quella repubblicana per poter discutere di 'politica' con gli amici, i familiari ed i colleghi di lavoro. E' una delle incarnazioni della strategia del divide et impera, con cui la nostra società viene controllata. Entrambi i principali partiti sono corrotti fino al midollo, ed i candidati indipendenti e di minoranza non vinceranno mai. Prendendo a cuore le sorti di una delle due fazioni facciamo la nostra parte nell'impedire che il popolo si unisca in maniera compatta contro il sistema corrotto.

venerdì 25 luglio 2014

Le carceri segrete della CIA in Polonia sono state riconosciute come una violazione dei diritti umani


Le carceri segrete della CIA in Polonia sono state riconosciute come una violazione dei diritti umani
© Foto: Flickr.com/Michael F. Weinberg/cc-by-nc-sa 3.0
 La Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) giovedì ha riconosciuto che le autorità polacche hanno violato i diritti umani, consentendo alla CIA di tenere i detenuti nel proprio territorio.

La procura polacca dal 2008 sta indagando sulle detenzioni operate nel 2003 in Polonia in un centro americano segreto in cui la CIA estorceva prove torturando i sospettati di terrorismo. L'inchiesta ha rivelato tre vittime e un imputato.

Le autorità polacche, a loro volta, hanno dichiarato che la decisione di collaborare con la CIA nel 2002 fu presa sullo sfondo della minaccia del terrorismo dopo gli attentati di New York.


Fonte: italian.ruvr.ru


giovedì 24 luglio 2014

SENATO, TAGLIOLA SU INTERVENTI IN AULA!

 

PARLAMENTO: significato: "assemblea legislativa dello Stato". Etimologia: "derivazione di PARLARE"

ASSEMBLEA: significato: "riunione di persone che discutono di problemi d'interesse comune"

MA IL DIBATTITO - che dovrebbe essere non solo una prerogativa del parlamento, ma il FULCRO dello stesso - è STATO ELIMINATO CON LA TAGLIOLA:

A COSA SERVE UN'AULA DOVE VIENE NEGATO IL DIBATTITO?!?

PER COSA ELEGGIAMO DEI RAPPRESENTANTI SE POI GLI VIENE IMPEDITO DI RAPPRESENTARCI?!?

ANCHE SE L'OPPOSIZIONE NON HA I "NUMERI" PER INCIDERE, IL DIBATTITO E' (anzi: dovrebbe essere) SACROSANTO!

OLTRETUTTO LE COSIDDETTE "FRONDE" SORTE NELLE ULTIME SETTIMANE IN SENO AL CENTRODESTRA E AL CENTROSINISTRA, IN MERITO ALL'ABOLIZIONE DEL SENATO, CON NUMEROSI PARLAMENTARI CHE HANNO PALESATO LA LORO CONTRARIETA' ALLA RIFORMA, DIMOSTRANO CHE MOLTI DEPUTATI NON VOTANO PER CONVINZIONE DI FARE LA COSA GIUSTA: MA PER NON PERDERE LA POLTRONA; VOTANO I PROVVEDIMENTI PROPOSTI DAL GOVERNO PER EVITARE DI ESSERE "EPURATI" E QUESTO FATTO è DI UNA GRAVITA' ASSURDA!!!

NON VOGLIONO IL VOTO SEGRETO... PERCHE' SANNO CHE SE I PARLAMENTARI POTESSERO VOTARE SECONDO LA LORO COSCIENZA, VOTEREBBERO CONTRO L'ELIMINAZIONE DEL SENATO ELETTIVO CHE SARA' SOSTITUITO DA UNA CONGREGA DI NOMINATI CHE GODONO DI IMMUNITA' !!!

VORREMMO DIRE CHE LA DEMOCRAZIA è STATA UCCISA... SE NON FOSSE CHE IN ITALIA è GIA' MORTA E SEPOLTA DA TEMPO...

Staff nocensura.com
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Riforme, tagliola su interventi Aula. Voto l’8 agosto. Opposizioni in corteo al Colle
I capigruppo di Palazzo Madama hanno approvato il contingentamento dei tempi per il via libera del testo entro la pausa estiva. Contestazioni in Aula. Sono oltre 7mila gli emendamenti presentati: nel primo giorno di voto ne sono stati votati solo tre. Il ministro Boschi: "Faremo referendum comunque. Ultima parola ai cittadini. No alibi"  LEGGI L'ARTICOLO DE "IL FATTO QUOTIDIANO"
 

LEGGI ANCHE: Pardi: Renzi peggio della P2, è in arrivo una dittatura


Fonte: http://www.nocensura.com/2014/07/senato-tagliola-su-interventi-in-aula.html

Auto, moto, bici: cambia tutto. Ecco il nuovo codice della strada

Scooter e motocicli 125cc liberi di circolare su tangenziali ed autostrade, biciclette e motocicli che potranno muoversi sulle corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici. Ecco tutte le novità del nuovo codice della strada


Rivoluzione su strada. Scooter e motocicli 125cc liberi di circolare su tangenziali ed autostrade, biciclette e motocicli che in futuro potranno muoversi sulle corsie preferenziali riservate ai mezzi pubblici. E poi ancora il riconoscimento dello status di utenti vulnerabili anche per gli utilizzatori di ciclomotori e motocicli e l’introduzione di disposizioni per migliorare la sicurezza della circolazione di biciclette, ciclomotori e motoveicoli, anche limitando la presenza a bordo strada di ostacoli fissi artificiali, come i supporti della segnaletica stradale e i guardrail.
 

Pardi: Renzi peggio della P2, è in arrivo una dittatura

La P2 è cosa passata e sepolta. E comunque tale riforma è peggio di quel che era il programma della P2 perché essa era una cosa visionaria di ultradestra, frenata dall’interno da tutti i meccanismi della democrazia, Dc compresa non essendo complice fino in fondo. Oggi invece abbiamo il partito di centrosinistra che instaura la dittatura della maggioranza, peggio della P2. Renzi sta applicando e realizzando il programma di Berlusconi. Come un mantra, il premier si dice continuamente soddisfatto dell’affidabilità di Forza Italia, la quale avrebbe mantenuto in vita il Patto del Nazareno. Lo credo bene, è il loro programma! Quante volte Berlusconi si è lamentato di una Costituzione che non darebbe a chi governa gli strumenti per farlo? Hanno inventato questo meccanismo di dittatura della maggioranza (e di dittatura del leader della maggioranza sulla sua maggioranza) per liquidare ogni possibilità di opposizione parlamentare.
La riforma del Titolo V è frutto di un dialogo tra Pd e Fi. Vi sembra normale che un pregiudicato come Berlusconi sia protagonista di una riforma Pancho Pardicostituzionale? La legge elettorale è platealmente incostituzionale come quella attuale: con un mostruoso premio di maggioranza mantiene il voto diseguale ed esclude dalla rappresentanza politica milioni di cittadini. Tra l’altro le liste saranno bloccate quindi a decidere la composizione saranno i partiti, nelle loro segrete stanze. C’è il rischio si instauri in Italia – in senso tecnico – una dittatura della maggioranza in grado di modificare la Corte Costituzionale ed eleggersi il suo presidente della Repubblica. Inoltre sarà la dittatura del leader della maggioranza sulla sua stessa maggioranza. Questo Parlamento non ha alcuna legittimità a legiferare sulla Costituzione essendo composto da nominati in base a una legge elettorale, il Porcellum, ritenuta incostituzionale dalla Consulta. Di cosa stiamo parlando? Abbiano il buon gusto e la serietà di legiferare su temi come lo sviluppo, il lavoro, l’economia, i diritti civili ma si astengano rigorosamente dal toccare la nostra Carta. È un’anomalia pericolosissima.
Il soggetto promotore è senza diritto: solo Camere elette con una legge che restauri il principio dell’articolo 48 (il voto è personale ed eguale) potranno modificare la Costituzione. In secondo luogo, ci vogliono far credere che il bicameralismo sia la causa di tutti i mali. Una bugia. Da tempo il Parlamento è esautorato dai propri compiti: si governa il paese tramite decreti leggi con le Aule relegate al solo compito di votare la fiducia. I disegni di legge sono rarissimi e il potere legislativo è di fatto nelle mani dell’esecutivo. Il vero problema è che la maggioranza non è compatta e i leader non riescono a gestire i propri partiti. Bicameralismo perfetto? No, potremmo anche rivederlo. Ma il focus è un altro: la riforma costituzionale va associata alla nuova legge elettorale in cantiere. I due provvedimenti sono parte di uno stesso disegno. Vogliono declassare il Senato e lasciare intatta la Camera che permetterà al partito che prende più voti un dominio assoluto.
(Pancho Pardi, dichiarazioni rilasciate a Giacomo Russo Spena per l’intervista “La riforma di Renzi peggio della P2”, pubblicata da “Micromega” il 14 luglio 2014).

Fonte: libreidee.org

EBOLA, in Sierra Leone contagiato uno dei responsabili sanitari

Sierra Leone: ebola, contagiato uno dei responsabili sanitari
Uno dei medici che era alla guida dell'apparato messo su in Sierra Leone per contrastare il diffondersi di un'epidemia di ebola in atto dallo scorso febbraio è stato contagiato e si trova adesso ricoverato nell'ospedale di Kailahun. Lo ha riferito la stessa presidenza della Sierra Leone con un comunicato.
Sheik Umar Khan, questo il nome del medico, è stato definito dal ministro della Sanità Miatta Kargbo un eroe nazionale.Secondo gli ultimi dati certificati dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), sono 632 i morti accertati causati dall'ebola in tre paesi dell'Africa occidentale: Guinea, Liberia e Sierra Leone. La Guinea, il primo paese a essere stato colpito, ha fatto registrare 310 morti su 410 casi registrati. In Liberia i morti sono stati finora 116 su 196 casi. In Sierra Leone, infine, 206 morti su 442 casi.La situazione sul fronte sanitario è difficile e la portata è regionale. Agli inizia di luglio i ministri della Sanità dell'Africa occidentale si sono riuniti ad Accra, in Ghana, per studiare contromisure e concordare piani d'azione. A sottolineare la difficoltà è stato in questi giorni l'annuncio di uno sciopero delle infermiere dell'ospedale di Kenema, in Sierra Leone, entrate in sciopero dopo la morte per ebola di tre loro colleghe.


Fonte: italian.irib.ir
 

Nuovo studio collega oltre 7.000 tumori ai ripetitori di telefonia cellulare

RIPETITORI POTENZA
L’esposizione alle radiazioni dei “ripetitori” (più correttamente Stazione radio base) può essere responsabile di oltre 7.000 decessi a causa di tumori? Secondo una ricerca che arriva dal Brasile, i fatti parlano da soli. Lo studio ha dimostrato l’esistenza di un collegamento diretto tra i decessi per cancro e le reti mobili cellulari nella zona di Belo Horizonte, la terza città del Brasile.
Da cosa deriva questo collegamento diretto?
Oltre l’80% di coloro che sono deceduti a causa di determinati tipi di tumori risiedevano a circa 500 metri da uno delle centinaia di ripetitori di telefonia cellulare che popolano la città.
I tumori oggetto della ricerca (prostata, seno, polmoni, reni, fegato) sono quelli associati all’esposizione ai campi elettromagnetici.
Vallette1[1]Si tratta di una questione molto scottante, e riguarda in primis gli utilizzatori di cellulari, e persino chi non li usa. Coloro che evitano la tecnologia mobile, o che si premurano di indossare gli auricolari per proteggersi dalle radiazioni dannose, sono comunque soggetti alle radiazioni delle Stazioni radio base.
Lo studio Brasiliano è uno studio isolato?
Studi relativi ai ripetitori per reti mobili che hanno esaminato la relazione tra l’esposizione alle radiazioni e i tumori sono state condotti anche nella città di San Francisco, oltre ad AustriaGermania e Israele. Tutti gli studi sono giunti alla medesima conclusione: vivere a una certa prossimità da un ripetitore aumenta il rischio di cancro da 2 a 121 volte, a seconda del tipo di cancro rilevato.

67 secondi: il tempo per una famiglia palestinese prima che la sua casa venga distrutta

Sono più di 10.000 le case di famiglie palestinesi rase al suolo dall'inizio delle operazioni. L'esercito israeliano "avvisa" le famiglie lanciando un colpo di avvertimento sul tetto (pratica definita "roof knocking", o "bussare sul tetto") o in alcuni casi telefonicamente, poco prima di procedere con il bombardamento. Un ministro israeliano durante un'intervista, pochi giorni dopo l'avvio delle operazioni di genocidio ha dichiarato che l'esercito "concede tutto il tempo necessario per evacuare, almeno 5 minuti", ma in realtà come ampiamente documentato, questo lasso di tempo difficilmente supera i 90 secondi. Su Facebook circola un video dove si vede come tra l'avvertimento e la demolizione passano appena 50 secondi.

Staff informatitalia

 



Canapa Vs Cotone. I benefici dell’erba proibita

La Canapa ha il più basso impatto ecologico.
Il cotone ha bisogno di due volte l’estensione di un campo per eguagliare la produttività della canapa.
Per avere un kg di fiocchi di cotone occorrono 9 mila e 700 litri d’acqua.
Per avere un kg di CANAPA totalmente utilizzabile in ogni sua parte occorrono 2 mila e 200 litri d’acqua.
La fibra della canapa è quattro volte più forte di quella del cotone.
La Canapa non ha bisogno di pesticidi ed erbicidi.
Il Cotone ha bisogno di tanti agenti chimici.
La coltivazione di Cotone lascia la terra bruciata e le acque inquinate.


Vedi lo SPECIALE CANAPA di nocensura.com

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mercoledì 23 luglio 2014

Abbattimento aereo malese, sempre più prove inchiodano Kiev

Mentre non è stata ancora esibita ancora alcuna prova a carico dei separatisti, le responsabilità dell’Ucraina emergono da tracce radar, immagini satellitari e perfino da un esperto militare Usa. Poi c’è la storia di un controllore di volo svanito nel nulla…

di Franco Fracassi - popoffquotidiano.it
C’è una traccia radar. Ci sono immagini satellitari. Ci sono i tweet di un controllore di volo (svanito nel nulla). C’è la consulenza di un generale statunitense a cinque stelle. E, infine, c’è il Buk. Non è una parolaccia. È il sistema missilistico terra-aria additato dagli esperti balistici come responsabile dell’abbattimento dell’aereo malese. Duecentonovantotto persone, ottantacinque delle quali sotto i quattordici anni, esplose a undicimila metri di altitudine, e i cui resti si sono dispersi in un raggio di quindici chilometri. La Casa Bianca (e quindi l’Occidente) accusa i separatisti ucraini, e indirettamente Mosca. Ma le prove inchiodano lentamente il governo di Kiev e i tentativi di depistaggio da parte di Washington.
Il Boeing 777-200ER della Malaysia Airlines, è decollato dall’Aeroporto di Amsterdam-Schiphol a mezzogiorno e diciassette. Nome in codice MH17. Sarebbe dovuto atterrare alle sei e dieci di mattina a Kuala Lumpur. A bordo centottantanove olandesi, quarantaquattro malesi, ventisette australiani, dodici indonesiani, nove britannici, quattro tedeschi, quattro belgi, tre filippini, un canadese, un neozelandese (quattro nazionalità sono ancora da verificare). Duecentottantatré passeggeri e quindici membri di equipaggio. C’era chi andava in Malesia in vacanza, c’era chi tornava a casa, ma anche chi era diretto in Australia per la ventesima conferenza internazionale sull’Aids, tra cui uno dei ricercatori pionieri dela lotta all’Hiv: Joep Lange.
L’aereo viaggiava a novecento chilometri orari sulla rotta abituale, sorvolando Varsavia e Kiev, per dirigersi poi verso la Crimea e il Mar Nero. Aveva fatto così il giorno prima, e quello prima ancora. Il Boeing doveva evitare accuratamente il sorvolo dell’Ucraina orientale, dov’è in corso la guerra civile. Nonostante la zona di guerra fosse stata dichiarata sicura dall’organismo che regola per le Nazioni Unite l’aviazione civile (Icao), come ha voluto puntualizzare la Malaysian Airline.

martedì 22 luglio 2014

Le 10 domande che smontano le accuse di Kiev e Washington

http://www.sapereeundovere.itAltre 10 domande dei militari russi ai rappresentati dell’Ucraina, degli Stati Uniti sull’incidente dell’MH17
Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate Lt. Gen. Andrey Kartopolov (a sinistra) e capo della Air Force principale Staff Lt. Gen. Igor Makushev (a destra) durante una conferenza stampa a Mosca, 21 luglio (RIA Novosti / Vadim Savitskij)
La Russia ha rilasciato i dati del monitoraggio militare, che mostra i Jet militari di Kiev mentre seguono e osservano l’MH17 poco prima dello schianto – e ha posto un’altra serie di domande per l’Ucraina e gli Stati Uniti sulle circostanze della tragedia.
I funzionari militari – il Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate Andrey Kartopolov e il capo delle forze Aeree Lt. Gen. Igor Makushev – pongono una serie di domande a Kiev e a Washington sulle possibili cause della catastrofe nel sud est Ucraino, che ha ucciso quasi 300 persone lo scorso Giovedi.
1. Perché il volo MH17 ha lasciato il corridoio di volo internazionale?
“Si prega di notare che l’aereo è rimasto all’interno del corridoio fino a raggiungere Donetsk, ma poi ha deviato dalla sua rotta verso nord”, ha detto Kartopolov.
2. L’MH17 stava lasciando il percorso prestabilito per un errore di navigazione o l’equipaggio stava seguendo le istruzioni dei controllori di volo ucraini e del traffico aereo di Dnepropetrovsk?
“La deviazione massima dal lato sinistro del corridoio è stata di 14 km. In seguito, possiamo vedere la manovra dell’aereo per tornare al corridoio originale, ma l’equipaggio malese non ha avuto la possibilità di completare la manovra. Alle 17.20, l’aereo ha cominciato a perdere velocità, e allle 17.23 è scomparso dal radar russi “.
3. Perché un grande gruppo di sistemi di difesa aerea sono stati schierati nella zona sotto controllo delle milizia se le forze di autodifesa non hanno aerei?
“Per quanto ne sappiamo, l’esercito ucraino aveva tre o quattro battaglioni di difesa aerea dotati di sistemi Buk-M1 SAM schierati in prossimità di Donetsk, il giorno dell’incidente. Questo sistema è in grado di colpire bersagli entro un intervallo di 35 km sino a quota 22 km. “
Unità di difesa missilistica Buk a Donetsk Regione, cinque chilometri a nord della città di Donetsk, il 14 luglio 2014. (RIA Novosti)
4. Perché Kiev ha implementato il sistema missilistico Buk proprio accanto alla zona controllata dalle milizia subito prima della tragedia ?
“Abbiamo foto satellitari dei luoghi in cui l’Ucraina ha avuto la sua unità di difesa aerea schierata nelle zone del sud-est del paese. Le prime tre foto sono state fatte il 14 luglio. La prima foto mostra lanciatori Buk ad 8 km a nord ovest di Lugansk. Si può chiaramente vedere un TELAR e due TELS. La seconda foto mostra radar a 5 km a nord di Donetsk. Potete vedere due TARs insieme ad altre attrezzature e strutture tecniche. La terza foto mostra sistemi di difesa aerea a nord di Donetsk. Si può vedere chiaramente un lanciatore TELAR e circa 60 veicoli ausiliari militari e tende per veicoli e altre strutture.

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