mercoledì 29 ottobre 2014

Uno studio: le case dei fumatori sono inquinate come Pechino

DSC_3445Al mondo fumano circa un miliardo di persone e questo numero è in aumento, come naturalmente lo sono i morti: 3.000.000 ogni anno.
Secondo l’OMS le sigarette sono responsabili del 20% delle morti nei paesi sviluppati, nonché del 90 – 95% dei tumori, dell’ 80 – 85% delle bronchiti croniche ed enfisema polmonare e dulcis in fundo, del 20 – 25% delle malattie cardiovascolari.
Fumare è una tossicodipendenza che distrugge sistematicamente chi ne soffre causando un accumulo di sostanze velenose nel suo organismo. Semplice no? Forse accettabile meno, soprattutto da chi fuma, ma è la pura e semplice verità.
Oltre ad essere un’abitudine costosa, frutto di un vero e proprio lavaggio del cervello che ci fa associare al consumo di sigarette una presunta virilità, il fumo sta provocando una strage ed è pericoloso anche per chi non fuma.

E’ di alcuni giorni fa la notizia secondo cui vivere in una casa con un fumatore è come vivere in una delle città più inquinate del mondo a causa della costante esposizione a particelle di diametro inferiore a 2,5 millesimi di millimetro che penetrano in profondità nei polmoni, il cosiddetto “particolato fine”, lo stesso che viene usato per misurare i livelli di inquinamento nei centri abitati.
A confermare il sospetto che già molti ex/non fumatori avevano convivendo con persone ancora schiave della nicotina è il Tobacco Control della University of Aberdeen, in Inghilterra.
Insomma chi vive con un fumatore è come se vivesse a Londra o Pechino, il che per quanto riguarda la qualità dell’aria non è molto rassicurante, anzi, è abbastanza drammatico.
Fumare è una delle più grandi trappole mai inventate dall’uomo che porta inesorabilmente a morire con malattie terribili, e quel che è peggio, il fumo è ancora largamente accettato dalla società perché considerato un’abitudine o un vizio, due termini che non rendono onore a quello che in realtà è fumare: una tossicodipendenza.
Si inizia sempre per caso, convinti che non si diventerà un fumatore, per poi divenirlo convinti di poter smettere in qualsiasi momento, ma non è così, almeno fino a quando ci si rende conto di aver subito un lavaggio del cervello che ci fa inseguire uno stato di pace fumando, cosa che i non fumatori hanno senza bisogno di fumare e di spendere una fortuna per soffocarsi ed avvelenarsi.
Smettere di fumare è un dovere, oltre che un piacere, ne guadagnerete in salute e la vita sarà più bela, parola di ex fumatore, se non volete farlo per voi stessi, fatelo almeno per chi vi sta vicino, oppure tanto vale trasferirsi con tutta la famiglia a Pechino; chissà quanto costano li sigarette?!

Fonte: primapaginadiyvs.it


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