domenica 21 settembre 2014

120mila anni fa usavano cannabis, le prove scoperte in una tomba paleolitica in Pakistan

La canapa, in tutti i suoi usi, è stata una benedizione per la storia dell’uomo e non ha mai fatto danni per 120.000 anni, finché non hanno inventato il proibizionismo come forma di persecuzione sociale.
Probabilmente è stata anche una delle prime piante ad essere coltivate dall’uomo, se non proprio la prima, per la sua facilità di coltivazione e per l’alto valore nutritivo dei suoi semi, l’alimento più completo per la specie umana, per la fibra e per l’effetto psicoattivo.
Pierpaolo Grilli – ASCIA
Durante uno scavo archelogico in un sito paleolitico nella zona montuosa dell’Hindu Kush, in Pakistan, gli archeologi hanno scoperto  quella che sarebbe la più antica prova di utilizzo intenzionale di sostanze a scopo psicotropo da parte dell’uomo. Durante la ricerca, in un sito paleolitico, gli scienziati hanno scoperto semi, resina e cenere, associata alla sottospecie indica della pianta di cannabis sativa.
BRUCIAVANO CANNABIS NELLA GROTTA PER RESPIRARNE IL FUMO. 
Le analisi chimiche eseguite su un piccolo vaso di ceramica trovato nella tomba di quello che doveva essere un capo locale o uno sciamano, hanno rivelato che conteneva resina di cannabis, cioè hashish. Secondo il professor Muzaffar Kambarzahi del National Institute of Historical & Cultural Research (NIHCR) dell’Università Quaid-i-Azam, responsabile del team di scienziati che hanno lavorato allo scavo “la posizione e il contesto in cui è stata ritrovata la cannabis, ci portano a credere che sia stata utilizzata per scopi rituali. Sembra che gli occupanti del sito gettassero grandi quantità di foglie, gemme e resina nel camino situato sul fondo della grotta, allo scopo di riempire l’intero sito con il fumo che respiravano per godere delle sue proprietà psicotrope”.

LA PIU’ ANTICA PROVA DI CONSUMO INTENZIONALE DI DROGHE.
Il sito in questione, ritrovato nel dicembre 2013 nella provincia pachistana del Khyber Pakhtunkhwa è uno dei più antichi mai ritrovati nell’Asia meridionale, e secondo gli studiosi le varie grotte che compongono l’insediamento sarebbe state abitate per più di 2500 anni durante il periodo neolitico. Sino a questa scoperta la più antica prova dell’uso intenzionale di cannabis si riteneva essere il ritrovamento di semi carbonizzati in un bracere rituale ritrovato in Romania e datato al terzo millennio A.C. Mentre nel 2003 un cesto di pelle contenente frammenti di foglie e semi di cannabis venne ritrovato accanto al corpo mummificati di uno sciamano del 2500-2800 A.C. nella Cina nord-occidentale. Prove del consumo di cannabis sono state trovate anche nelle mummie egizie datate circa 950 A.C.

Fonte: legalizziamolacanapa,org



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