martedì 5 agosto 2014

Marò becchi e bastonati: l'ambasciatore italiano chiede i danni!


L'ambasciatore in India chiede i danni ai marò: "Il loro bucato ha rovinato la residenza"
Secondo quanto denunciato da Il Giornale e dal Coisp, Daniele Mancini avrebbe chiesto alla Farnesina un rimborso di quattrocento euro. Avrebbe usato quei soldi per ridipingere la facciata della residenza rovinata dal bucato dei marò
 
Loro gli hanno rovinato la recinzione. Lui ha chiesto loro il risarcimento. Tutto nella norma, almeno in apparenza. Perché a svelare la "stranezza", anzi le "stranezze", è "Il Giornale". Il lui in questione infatti è Daniele Mancini, ambasciatore italiano a Nuova Delhi. I loro del caso, invece, sono Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò italiani trattenuti in India da oltre due anni e mezzo per l'omicidio di due pescatori indiani nelle acqua del Kerala.

Secondo quanto raccontato dal quotidiano e dal sindacato di polizia Coisp - che ha immediatamente chiesto l'allontanamento del diplomatico - Mancini avrebbe chiesto un rimborso spesa alla Farnesina di quattrocento euro. La "causale"? La famiglia Mancini avrebbe speso quei soldi per ridipingere la recinzione della residenza del diplomatico, rovinata - secondo l'ambasciatore - dai fili usati per stendere la biancheria  dai due marò, "bloccati" proprio in ambasciata.

Lasciando da parte l'opportunità della richiesta, il Giornale ha provato a fare due conti. Al ministero degli Esteri hanno fatto il cambio: tradotta in dollari la spesa sostenuta da Mancini fa qualcosa più di 500 dollari. Per avere un termine di paragone - scrive il quotidiano - il reddito pro capite medio indiano è di 1500 dollari all'anno. Ne consegue che l'operaio impegnato a ridipingere la recinzione, in pochi giorni, ha guadagnato un terzo di quel che incassa in dodici mesi.


Fonte: today.it


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