giovedì 14 agosto 2014

Embargo alla Russia: l'UE rimborsa paesi danneggiati del 3% (con i loro soldi)

L'UE rassicura le nazioni danneggiate dall'embargo alla Russia promettendo risarcimenti. Il nostro paese è interessato dalla questione, visto che in Europa siamo i secondi dopo la Germania per volume di esportazioni verso la Russia. Peccato che di 12 miliardi che i paesi dell'Eurozona perderanno a causa dell'embargo, saranno rimborsati appena 400 milioni, pari al 3%! Inoltre ricordiamo ai signori di Bruxelles, che loro utilizzano soldi prelevati agli stati membri: pertanto è appropriato definirlo 'risarcimento'?

LA UE HA CALCOLATO I DANNI PER EMBARGO RUSSO: 12 MILIARDI DI USD MENTRE I FONDI UE PER RISARCIMENTI SONO SOLO 400 MLN!

LA UE HA CALCOLATO I DANNI PER EMBARGO RUSSO: 12 MILIARDI DI USD MENTRE I FONDI UE PER RISARCIMENTI SONO SOLO 400 MLN!

La Commissione europea ha creato una speciale autorità incaricata di valutare le conseguenze dell’embargo russo sui prodotti agroalimentari provenienti dall’UE. Il pregiudizio globale annuo potrebbe essere di 12 miliardi di dollari, mentre i fondi europei a disposizione per risarcire gli agricoltori ammontano a 400 milioni.

I giochi di potere attorno alla crisi ucraina si stanno trasformando per l’UE in una guerra alimentare su vasta scala e con guadagno zero. Dopo il divieto di esportazione in Russia, i paesi dell’UE, gli Stati Uniti e il Canada devono obbligatoriamente riorientare con urgenza la loro produzione agroalimentare verso i paesi dell’Asia, dell’America latina e i Caraibi.

Da subito è apparso evidente che i paesi maggiormente penalizzati dall’embargo sono la Polonia e i paesi del Baltico.

La Polonia perde un mercato che annualmente rappresenta 800 milioni di euro, pari allo 0.5% del suo Pil. Per le mancate esportazioni, l’Estonia perderà in un anno lo 0.3% del Pil. Anche la Finlandia si trova in una situazione critica (vedi correlati).



Il primo ministro finlandese, Alexander Stubb, ritiene che la guerra delle sanzioni fra Russia e Occidente può causare una guerra economica.

L’agenzia europea di analisi Euromonitora ha calcolato che la Russia importava la maggior parte dei suoi prodotti dalla Germania e che solo la solidità dell’economia tedesca permette al paese di assorbire il colpo dell’embargo sull’export. Le perdite annue per la Germania sono comunque notevoli, nell’ordine di 600 milioni di euro.

Non va poi dimenticata la conseguente perdita di posti di lavoro, potenzialmente pericolosa nel contesto dell’attuale crisi in Europa. Oltre a silurare deliberatamente i propri interessi, l’Europa si allinea ciecamente alla politica americana.

L’embargo russo sui prodotti agroalimentari in provenienza dall’UE, dalla Norvegia, dagli Stati Uniti, dal Canada e dall’Australia porta un carattere negativo per i mercati mondiali – scrive l’agenzia Bloomberg citando Ric Spooner, analista presso la società australiana CMC Markets.

A suo dire l’embargo russo farà drammaticamente salire i prezzi sugli altri mercati, mentre gli esportatori saranno obbligati a cercare nuove vie commerciali.

L’Europa deve far fronte alle ricadute delle sanzioni commerciali che la Russia ha decretato nei suoi confronti: si allunga la lista dei paesi che chiedono all’Unione europea di essere indennizzati per le perdite che subiscono a causa delle sanzioni emesse da Mosca in risposta alle sanzioni dell’UE contro il governo russo.

La Finlandia, il paese che ha la più lunga frontiera comune con la Russia in seno all’UE, aveva sostenuto le sanzioni di Bruxelles contro Mosca. Ma il governo finlandese osserva che le conseguenze sono sproporzionate. L’anno scorso la Finlandia ha realizzato il 10% delle sue esportazioni con la Russia e il 18% delle importazioni. Secondo la Banca centrale finlandese, la proporzione delle esportazioni finlandesi colpite dall’embargo russo toccherà il 5%.

Il primo ministro finlandese, Alexander Stubb, ha indicato che si aspetta la solidarietà dell’Europa e che misure vengano attuate per suddividere il fardello delle sanzioni in maniera proporzionata fra i diversi paesi europei. Se l’impatto non sarà uguale “prenderemo provvedimenti – ha detto.

La Finlandia non è l’unica a lamentarsi. Polonia, Grecia e Spagna si sono già manifestate presso l’Unione europea per ottenere eventuali compensazioni per le perdite che dovranno subire a causa del divieto di esportare i loro prodotti in Russia.

“La prospettiva di litigi interni per sapere quali sono i paesi che devono ricevere un indennizzo potrebbe indebolire la capacità dell’UE di firmare degli accordi – fa notare l’agenzia Bloomberg. Inoltre in numerosi paesi dell’UE l’embargo russo sulle esportazioni UE rischia di indebolire ulteriormente una ripresa che fatica a manifestarsi.

Ma il dato principale è il seguente: a fronte di 12 miliardi di dollari di danni per mancate esportazioni, la UE ha accantonato fondi per rimborso dei danni per soli 400 milioni di euro! L'Italietta renziana faccia i suoi conti.

Max Parisi

Fonte: ilnord.it

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