venerdì 2 maggio 2014

CASO SANKARA: NUOVO DINIEGO DI GIUSTIZIA

Il 30 aprile 2014, il Tribunale civile di primo grado (TGI) di Ouagadougou si è dichiarato incompetente nell’ordinare una perizia DNA per identificare i corpi seppelliti a Dagnoen. Accogliamo questa decisione con tristezza, delusione e collera ed ormai, rivolta e rabbia ci pervadono. Questa decisione fa seguito alla richiesta depositata il 2 febbraio 2011 dagli avvocati della famiglia Sankara. Ci sono dunque voluti  ben 3 anni perché i giudici si dichiarassero incompetenti ! E la prima richiesta di giustizia della famiglia è del 1997 !  

La realtà del Burkina Faso è che, l’unico vero giudice riguardo il caso Sankara è Blaise Compaoré. Lui va in panico ogni volta che se ne parla, temendo d’essere accusato, così come è terrorizzato all'idea d’essere accusato per il suo ruolo nelle guerre in Liberia, Sierra Leone e Costa d'Avorio. E’ questa la ragione per cui tutte le procedure intentate in Burkina sull'assassinio di Thomas Sankara sono bloccate. 

Ma la famiglia Sankara ha il diritto di potersi raccogliere su una tomba autenticata come quella del defunto presidente Thomas Sankara. La famiglia Sankara, le famiglie dei collaboratori di Thomas Sankara assassinati con lui, i popoli africani e tutti gli eredi politici di Thomas Sankara oggi chiedono verità e giustizia.

Il popolo burkinabè questa volta ha deciso di sollevarsi per mettere fine al regime decadente di Blaise Compaoré. Quest’ultima decisione di giustizia, dopo la condanna del Burkina da parte della Corte africana dei diritti dell’uomo e dei popoli per le numerose carenze nell’inchiesta sull’assassinio del giornalista Norbert Zongo, non fa che indebolire ancor più l'immagine del suo regime, mentre la popolazione burkinabé, comprese alcune personalità fin’ora molto vicine al presidente, ne chiede le dimissioni. 


Forti di 13.600 firme già ottenute (vedi http://thomassankara.net/spip.php?article878&lang=it ), del sostegno a livello internazionale di centinaia di associazioni e di partiti politici, noi continuiamo, ora più che mai, ad esigere che sia resa giustizia e sia creata velocemente una commissione d’inchiesta internazionale indipendente, poiché non si può contare sulla giustizia del Burkina. Numerose testimonianze indicano inoltre l’implicazione della Francia, della CIA e di alcuni paesi vicini in un complotto internazionale all’origine dell'assassinio. Per questo motivo, noi chiediamo: 

-          ai membri del Congresso americano di esigere che siano aperti, nei loro paesi, gli archivi dell'epoca e sia condotta un'investigazione sull’eventuale implicazione della CIA;
-          ai parlamentari francesi di accettare la domanda d’inchiesta parlamentare sull'assassinio di Thomas Sankara, già depositata due volte, il 20 giugno 2011 e il 5 ottobre 2012, all'Assemblea nazionale della Repubblica  francese ed esigere l'apertura degli archivi permettendo di avanzare nella ricerca della verità. 

Non intendiamo attendere oltre ! 

Chiamiamo dunque nuovamente i cittadini, i partiti politici e le organizzazioni della società civile ad amplificare la campagna con nuove iniziative pubbliche. 

Perché sia fatta infine verità sull'assassinio di Thomas Sankara, invitiamo di nuovo : 

- i giornalisti a realizzare nuove investigazioni;

- gli storici ad impegnarsi in nuove ricerche;

- i documentaristi a produrre nuovi film;

- l'opinione pubblica ad esercitare pressioni per alimentare la lotta.

L'ora della verità e della giustizia si avvicina. Affrettiamola tutti insieme ! 

La rete internazionale « Giustizia per Sankara. Giustizia per l'Africa. » 

Il 1 maggio 2014, a Ouagadougou, Bobo-Dioulasso, Abidjan, Parigi, Dakar, New York, Londra, Washington, Madrid, Bruxelles, Torino, Ajaccio. 

Contatti:  contactjusticepoursankara@gmail.com

 


Fonte: http://www.thomassankara.net

Fonte: http://vocidallastrada.blogspot.it/2014/05/caso-sankara-nuovo-diniego-di-giustizia.html


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