sabato 15 marzo 2014

51enne non mangia ed è senza riscaldamento in attesa dello sfratto


Cinzia Coccolet si troverà in mezzo alla strada con i tre cani: «Chissà se qualche anziano ha bisogno di assistenza»
 
di Micol Brusaferro - Il Piccolo

Da cinque giorni non mangia, beve solo un po’ d’acqua zuccherata, frigo e cucina sono vuoti. Da mesi è senza riscaldamento, gas e acqua calda, e il 2 aprile si troverà in mezzo alla strada, con uno sfratto esecutivo per morosità, che la costringerà ad abbandonare la piccola casa di Servola dove vive.
Cinzia Coccolet, triestina, 51 anni, è arrivata allo stremo e chiede aiuto quando mancano due settimane all’arrivo degli ufficiali giudiziari. Per lei nessun alloggio di emergenza possibile perché non vuole separarsi dai suoi tre amati cani, due dei quali salvati e curati da una situazione di maltrattamenti e denutrizione anni fa. «Il mio calvario è iniziato nel gennaio 2013 – racconta – premetto che ho sempre lavorato nel settore dell’assistenza, privatamente, in alcune strutture e poi come aiuto domiciliare diurno e notturno ad anziani e malati. Un anno fa la persona che accudivo è stata spostata in una casa di riposo e mi sono trovata senza lavoro. Ho cercato subito una nuova occupazione, ho fatto lavori di pulizia saltuariamente, ma non ho più trovato un impegno continuativo e a 51 anni non è facile ricominciare in un altro settore. Mese dopo mese le bollette si sono accumulate, con i sussidi ricevuti ho continuato a sostenere i miei cani, grazie a diversi aiuti, ma ormai non ce la faccio più». Cinzia ha chiesto un alloggio Ater una decina di anni fa e recentemente anche agli enti pubblici preposti per situazioni di disagio. «Mi hanno detto che posti non ce ne sono – sottolinea – l’unica soluzione proposta è di andare al dormitorio pubblico di via Udine e di rinunciare ai miei cani, lasciandoli così in canile. Ma mi si spezza il cuore». Nelle ultime settimane la situazione generale si è aggravata, con l’arrivo di alcune spese necessarie, e Cinzia sopravvive grazie agli aiuti di alcune amiche e di associazioni che però non possono far fronte alla necessità di una casa.

Con la donna vive uno yorkshire di vent’anni e due cani Terrier neri russi, di 8 e 11, accolti in casa quando le sue condizioni economiche erano buone. «Non li avrei mai presi con me se avessi avuto difficoltà – precisa - e per anni li ho accuditi con amore. Non posso separarmene». Cinzia chiede un lavoro, di qualsiasi tipo, ma soprattutto si appella alle istituzioni e ai privati perché si trovi un alloggio, anche temporaneo, che possa ospitarla insieme ai suoi inseparabili amici a quattro zampe. «Mi sono occupata per anni di assistenza alla persona – ricorda – spero ci sia qualche anziano, con un giardino, che magari ha bisogno di un sostegno continuato, in cambio di vitto e alloggio e di uno spazio per i miei cani. Ma chiedo anche alle istituzioni di darmi una mano. Sono disposta a dormire anche in uno scantinato o in un magazzino, ma per favore non separatemi da miei cani».

 Fonte: ilpiccolo.gelocal.it

loading...

Archivio blog

loading...