venerdì 14 febbraio 2014

Trascura ascesso dentale perché senza soldi, ragazza di 18 anni muore a Palermo


Una giovane 18enne ha trascurato un mal di denti, che si è trasformato in ascesso ed in seguito in infezione e "shock settico polmonare" ed è MORTA: pare non avesse la possibilità economica di curarsi, in un paese dove avere accesso alle cure dentistiche è sempre più un LUSSO; il servizio pubblico è (probabilmente volutamente) scadente, con liste di attesa interminabili, mentre curarsi dai privati ha costi proibitivi.

Redazione Informatitalia

Di seguito l'articolo del "Corriere del Mezzogiorno":

Gaetana Priolo
Gaetana Priolo

Avrebbe avuto uno «shock settico polmonare» La Procura ha aperto un'indagine per omicidio colposo

PALERMO - All'inizio era un semplice mal di denti. Sembrava un dolore da sopportare senza drammatizzare troppo. Eppure in seguito si è trasformato in un ascesso poi degenerato in infezione. Una patologia trascurata, forse anche per motivi economici, che ha provocato la morte di una ragazza di 18 anni, Gaetana Priolo. La giovane, che abitava a Palermo nel quartiere Brancaccio, non si era curata; qualcuno dice che non aveva i soldi per pagare il dentista. Un comportamento che le è stato fatale: è spirata tra giovedì e venerdì scorso nell'ospedale Civico per uno «shock settico polmonare».
CONDIZIONI DISAGIATE - Le condizioni economiche della famiglia della ragazza sono disagiate ma decorose. Gaetana era la seconda di quattro figli di una coppia separata: il padre, barista, era andato via un paio di anni fa. Nella casa di via Azolino Hazon erano rimasti la moglie, la sorella maggiore di Gaetana, il fratello e una bambina di quasi cinque anni. Per sopravvivere e mantenere la famiglia la madre lavorava come donna delle pulizie. «È stata sempre presente, attenta, una donna con gli attributi», dice Mariangela D'Aleo, responsabile delle attività del Centro Padre Nostro, la struttura creato da don Pino Puglisi, il parroco uccisa dalla mafia nel '93, per aiutare le famiglie del quartiere in difficoltà. L'inizio del calvario per Gaetana comincia il 19 gennaio scorso: il dolore è insopportabile tanto da far perdere i sensi alla diciottenne. La ragazza in prima battuta viene trasportata al Buccheri La Ferla e visitata al pronto soccorso per sospetto ascesso dentario. «Dopo due ore circa, in seguito alla terapia, essendo diminuito il dolore, - afferma una nota della direzione del nosocomio - è stata dimessa per essere inviata per competenza presso l'Odontoiatria del Policlinico di Palermo».
RICOVERATA SOLO IL 30 GENNAIO - Dove però Gaetana non è mai andata. Si è invece fatta ricoverare il 30 gennaio al Civico dove le sue condizioni sono apparse subito gravi: in seconda rianimazione le viene diagnosticata una fascite, un'infezione grave che partendo dalla bocca si è già diffusa fino ai polmoni - dicono all'ospedale -. I medici fanno di tutto per salvarla, ma le condizioni critiche si aggravano ulteriormente fino al decesso avvenuto la settimana scorsa. Al momento non c'è nessuna denuncia della famiglia e nessuna inchiesta è stata aperta. «È un caso rarissimo - spiega una dentista - ma certo non si può escludere che possa accadere». Soprattutto quando si trascura la cura dei denti. Ed è questo un fenomeno in crescita. «L'11% degli italiani rinuncia alle cure perchè non ha le possibilità economiche, e nel caso delle visite odontoiatriche la percentuale sale al 23% - denuncia il segretario nazionale Codacons, Francesco Tanasi - In Sicilia la situazione è addirittura peggiore. Chi non può permettersi un medico privato, si rivolge alla sanità pubblica, settore dove però le liste d'attesa sono spesso lunghissime, al punto da spingere un numero crescente di utenti a rinunciare alle cure».
APERTA INCHIESTA - La procura di Palermo ha aperto un'inchiesta sulla morte di Gaetana, che tutti chiamavano Tania, e indaga per omicidio colposo. Il corpo della ragazza si trova nell'istituto di medicina legale del Policlinico, e nelle prossime ore sarà conferito l'incarico ai medici legali per eseguire l'autopsia. Oggi, martedì, i carabinieri dei Nas di Palermo si sono recati all'ospedale «Civico» per sequestrare la cartella clinica della ragazza.

Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it 

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