venerdì 7 febbraio 2014

Equitalia, stop alle cartelle esattoriali per le imprese in credito con lo Stato

Lo Stato non paga? Allora niente cartelle esattoriali. E’ quanto prevede un emendamento al decreto Destinazione Italia approvato dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, che prevede la sospensione delle cartelle Equitalia per imprese e professionisti in credito con la pubblica amministrazione.

I soggetti interessati, come spiega Il Sole 24 Ore, sono tutte le imprese titolari di crediti verso lo Stato, senza distinzioni in ordine alla forma giuridica dell’impresa, escludendo quindi soltanto i privati. I crediti possono essere relativi a somministrazione, appalti, forniture e servizi, comprese tutte le tipologie di rapporto contrattuale, dalla cessione occasionale o continuativa alla fornitura di servizi e alla consulenza. Ma ci sono alcune condizioni ben precise. I crediti devono essere certi, liquidi ed esigibili. Condizioni, queste, che devono essere accertate dalla stessa pubblica amministrazione attraverso una certificazione rilasciata dall’impresa.

Non solo. Sono anche previsti alcuni precisi termini di prescrizione. Il credito non deve essere prescritto, ovvero il creditore non deve lasciare decorrere inutilmente il termine previsto dal Codice civile. Il credito dell’impresa, per beneficiare della sospensione delle cartelle esattoriali, deve inoltre essere certificato dalla pubblica amministrazione secondo le modalità indicate dal decreto del 25 giugno 2012. C’è infine un limite previsto per l’importo. La sospensione è infatti autorizzata solo se l’ammontare è inferiore o pari al credito vantato nei confronti dello Stato.
Ma indovinate da chi è stato presentato l'emendamento? Dal "nuovo" PD del "rottamatore"? NO, è stato introdotto da una proposta del Movimento 5 Stelle che ancora una volta, tra pregi e difetti, dimostra comunque di essere l'unico "partito" che realmente si interessa ai problemi della gente.



Fonte: pressnewsweb.it

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